I LABORATORI DI DESIGNER 4.0

IMPOSTAZIONE

Gli oggetti sono significanti, raccontano non solo chi li ha inventati, realizzati, usati ma anche il senso che ciascuno gli attribuisce, eredita o crea. Feticci privati e testimoni della cultura materiale di un’epoca o di un popolo, sotto teca in musei interamente allestiti per loro e utilizzati quotidianamente nelle case, nei luoghi di lavoro e di svago, componenti indispensabili per riti e feste o esposti nelle credenze e conservati in cantina, superati per gli stravolgimenti della tecnologia o rivitalizzati, attualizzati, adattati a nuove esigenze e scopi, conservano un valore economico nella cultura di massa e consumistica e producono un processo simbolico che ha a che fare con la memoria e le origini: gli oggetti parlano.

Ma come farsi narrare la loro storia?

Il metodo della ricerca etnografica ci rassicura sulla possibilità di raccontare gli oggetti. L’incipit di questo discorso è l’Homo faber, donne e uomini di ogni classe e età che non possono fare a meno di modificare la materia per adeguarla a scopi e funzioni che consentono loro di vivere insieme. Gli incontri del laboratorio permetteranno l’acquisizione dei principali rudimenti metodologici dell’osservazione partecipante e dell’intervista antropologica, storie di vita, testimonianze, analisi critica delle parole e delle immagini saranno la cassetta degli attrezzi che aiuterà a scrivere le conclusioni di questi frammenti di un discorso oggettuale. Non oggettivo, ma ontologico.

OBIETTIVI

– Acquisire i principali rudimenti di metodologici dell’osservazione partecipante e dell’intervista antropologica.

– Imparare a utilizzare storie di vita, testimonianze, analisi critica delle parole e delle immagini per ricostruire la storia degli oggetti.

IL CALENDARIO

– lunedì 6 giugno, ore 15.30
– lunedì 13 giugno, ore 15.30
– lunedì 20 giugno, ore 15.30
– lunedì 27 giugno, ore 15.30
– lunedì 4 luglio, ore 15.30
– lunedì 11 luglio, ore 15.30
– lunedì 18 luglio, ore 15.30
– martedì 13 settembre, ore 15.30
– martedì 20 settembre, ore 15.30
– martedì 27 settembre, ore 15.30
– martedì 4 ottobre, ore 15.30
– martedì 11 ottobre, ore 15.30
– martedì 18 ottobre, ore 15.30
– martedì 25 ottobre, ore 15.30

*il calendario potrà subire variazioni per ragioni legate all’organizzazione interna e all’esigenze del gruppo di lavoro

LA PARTECIPAZIONE

Tutte le attività dello SMAC (corsi, laboratori, workshop, mostre, eventi) sono gratuite.
Tuttavia, è necessario completare la procedura di iscrizione per poter accedere a tutti i contenuti del progetto Designer 4.0.
Come?
– Puoi scaricare il modulo in formato pdf dal nostro sito (link), stamparlo e consegnarlo allo SMAC, durante gli orari di apertura.
– In alternativa, puoi completare la procedura di iscrizione direttamente allo SMAC, durante gli orari di apertura.

*compila il modulo qui sotto e ti ricontatteremo

ISCRIVITI

    GLI OGGETTI PARLANO

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    SIMONE VALITUTTO

    Simone Valitutto è un antropologo culturale, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “Antropologia e Studi storico-linguistici” nel 2017. I suoi principali temi di ricerca riguardano i sistemi festivi, il ruolo sociale e rituale della musica tradizionale, il rapporto tra comunità locali, risorse economiche e natura, pratiche e conflitti del ritorno all’agricoltura, reti di contadini delle aree interne e comitati ambientalisti, biodiversità, conflitti ambientali e rapporti delle comunità locali con le multinazionali dell’energia, memoria e conseguenze socio-culturali del sisma del 1980, patrimoni materiali e immateriali, ricerche di archivio e restituzione; i suoi principali terreni di ricerca: Campania, Basilicata e Lazio.

    Nel 2022 è professore a contratto di “Antropologia culturale” e “Antropologia dei Patrimoni Culturali/Etnografia e nuovi media” al DISPS dell’Università degli Studi di Salerno, in questo dipartimento collabora dal 2019 alle attività didattiche della cattedra di “Antropologia culturale”. Dal 2018 ha svolto attività didattiche integrative per i corsi di “Antropologia culturale” presso il DISPS e il DIPSUM (Università degli Studi di Salerno) e la Scuola delle Scienze Umane (Università degli Studi di Napoli “Federico II”). Dal 2021 ha svolto il ruolo di esperto nel laboratorio di “Antropologia dei Patrimoni” nel percorso PCTO del DISPS (Università degli Studi di Salerno). Dal 2011 collabora con l’Osservatorio permanente sul dopo sisma (Fondazione MIdA) per conto del quale ho curato attività di ricerca e pubblicazioni. Ha collaborato ai seguenti progetti di ricerca: “Studio finalizzato all’approfondimento degli aspetti demoetnoantropologici del culto e della devozione popolare di San Gennaro in Campania, per realizzare un inventario di catalogo degli aspetti patrimoniali immateriali del culto relativo all’area napoletana e della città metropolitana, utile al processo di candidatura UNESCO” (Università degli Studi di Napoli “Federico II” – Centro interdipartimentale di ricerca Laboratorio di Urbanistica e di Pianificazione Territoriale “Raffaele d’Ambrosio” – L.U.P.T.), “Ricerca etnografica e realizzazione di 35 schede SKD-VA relative ai saperi tradizionali inerenti le risorse vegetali, iscritte al Registro Volontario Regionale (RVR) di cui alla Legge Regionale n. 15/2000” nell’ambito del Progetto di ricerca etnografica sui patrimoni di conoscenze della comunità locali che hanno coltivato/allevato e custodito, sino ai nostri giorni, le risorse genetiche autoctone del territorio del Lazio con particolare riferimento a quelle iscritte al Registro Volontario Regionale (RVR) di cui alla legge regionale n.15/2000 (Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche), “La festa di Sant’Antuono a Macerata Campania. Tra tradizione e reinterpretazione” (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” – Dipartimento di Lettere e Beni Culturali). Ha collaborato a diversi progetti di ricerca e di formazione in quanto antropologo, lavorando con Soprintendenze, enti locali e associazioni. Ha partecipato in quanto relatore a diversi convegni organizzati dalle associazioni italiane di Antropologia (SIAC, SIAA, ANUAC), enti locali e associazioni. Ha pubblicato alcuni contributi in volumi collettanei e riviste scientifiche, tra le pubblicazioni si segnala la curatela (con Fabio Fichera e Irene Falconieri) del volume Irpinia 1980. Evocare il terremoto, ripensare i disastri, secondo numero del semestrale dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale «Visioni d’archivio», Arcidosso (Gr), Edizioni Effigi, 2020.

    CUP J71E20000360008
    Progetto cofinanziato nell’ambito del Piano Azione e Coesione
    Avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici ed. 2018”
    Dipartimento per le politiche giovanili ed il servizio civile universale Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri